ABF Bergamo ha ospitato 5 bambini con lo scopo di creare un’ideale di società aperta, inclusiva e pacifica, in cui la diversità culturale venga vista positivamente.
Un’attività condivisa tra gli allievi di ABF Bergamo e i bambini della scuola parentale Cometa per riscoprire il valore dell’incontro
Nell’ambito del corso di alfabetizzazione A0/A1, il 15 aprile 2025 ABF Bergamo ha ospitato cinque bambini tra i 6 e gli 8 anni della scuola parentale Cometa per una giornata speciale di attività condivise con le classi prime e seconde.
L’obiettivo dell’incontro era duplice: da un lato stimolare l’interesse verso la lingua italiana attraverso esperienze ludiche e coinvolgenti, dall’altro promuovere un ambiente scolastico aperto, inclusivo e multiculturale.
Grazie a una serie di laboratori interattivi e momenti di confronto, i partecipanti – di età e percorsi diversi – hanno avuto modo di conoscersi, dialogare e collaborare. A guidare il progetto sono state la docente Valentina Gurioni e la referente del corso Patrizia Sparacìa.

Attività tra gioco, lingua e creatività
Per rompere il ghiaccio si è iniziato con un gioco con la palla: ogni partecipante si è presentato raccontando qualcosa che ama fare, come giocare a calcio, ascoltare musica o cucinare.
I gruppi si sono poi formati attorno al laboratorio “Passaporto Cittadini del Mondo”, durante il quale i ragazzi di ABF e i bambini si sono intervistati a vicenda, raccogliendo informazioni, desideri e interessi. Le risposte, tradotte anche in forma grafica e decorativa, sono state utilizzate per realizzare dei veri e propri passaporti simbolici.
In un secondo momento, i partecipanti hanno realizzato una sagoma personalizzata per rappresentare sé stessi, un’attività che ha favorito l’espressione personale e il senso di appartenenza. Alcuni studenti hanno poi trascritto i nomi dei bambini nella propria lingua madre – come arabo e hindi – lasciando un ricordo tangibile e interculturale.

La conclusione: un momento di festa e riflessione
La giornata si è conclusa con alcuni momenti creativi e simbolici: un’allieva ha proposto l’uso dell’henné per piccoli disegni sulle mani dei bambini, mentre altri hanno curato la realizzazione di un cartellone illustrato e condiviso.
Infine, una breve partita di calcio ha unito bambini e studenti in un gioco semplice ma ricco di significato: l’incontro come strumento di crescita, inclusione e apprendimento reciproco.
L’esperienza ha permesso agli allievi del corso di alfabetizzazione di migliorare la propria sicurezza nell’uso della lingua italiana e di rafforzare le proprie competenze relazionali in un contesto autentico e stimolante.