Siamo arrivati alla conclusione del progetto della Coldiretti: “Futuro in agricoltura…”. ABF Clusone è stata scelta come scuola in rappresentanza delle scuole del nord che hanno partecipato al progetto con gli esiti migliori e con il maggior impegno.
Il 4 aprile 2022 tra le ore 10.00 e le ore 12.00 si è tenuto l’evento conclusivo di questo progetto. Tramite una diretta streaming gli allievi Santini, Adami e Carminati affiancati dai professori Gandelli e Baronchelli hanno presentato il loro progetto.
Questa è stata un’occasione per gli studenti di conoscere altre nuove storie di agricoltura giovanile e di ascoltare esperienze e opportunità legate a percorsi professionali di consulenza, di studio e ricerca nel settore.
Il progetto dei nostri ragazzi
Il progetto portato alla luce dagli operatori agricoli, è stato quello di capire come si possa migliorare un alpeggio a cui sono affezionati. L’alpeggio è il pascolo estivo degli animali in montagna, ma negli ultimi anni sono stati privilegiati solo alcuni tipi di animali, mentre altri sono stati lasciati in secondo piano come ad esempio le vacche da latte.
Ciò che trasmette questo progetto è l’amore e la passione che i nostri allievi hanno per i loro paesi montani. Per questo motivo l’obbiettivo è trovare una soluzione per gli alpeggi e le località montane ormai abbandonate.
L’alpe preso in esame comincia lungo la strada che da Schilpario porta al passo del Vivione fino ad arrivare alla testata della val di Scalve.
Nella proposta ci sono idee di miglioramento del cottico erboso, la raccolta dei sassi per un miglior foraggio del pascolo e la costruzione del barech, recinto dove dormono gli animali, che si realizzerebbe con i sassi precedentemente raccolti.
I ragazzi hanno avuto un occhio di riguardo per le strutture delle baite buine che spesso hanno un urbanistica non adatta per materiali e colori per il paesaggio montano.
L’idea dell’approvvigionamento idrico è importante nella loro ricerca, poiché il terreno dolomitico lascia andare in profondità l’acqua e questa risulta essere quasi inaccessibile.
Tra le varie idee c’è anche il miglioramento della qualità del lavoro durante la fase di mungitura, con la proposta di una sala a pettine in modo da agevolare il lavoro dell’operatore.
L’alpe preso in considerazione
L’alpe preso in considerazione è frequentato da turisti ed escursionisti durante tutto l’arco dell’anno e per questo bisognerebbe trovare il modo di collegare tutto quanto alle produzione agricole al fine di creare dei percorsi gastronomico sportivi.
La proposta dei nostri allievi è quella di creare uno spaccio vendita nella malga di Campo (radura in mezzo ai boschi di conifere lungo la strada del passo del Vivione) in cui l’alpeggiatore usufruisce prima di salire in Campelli.
Attualmente, la malga, è utilizzata come magazzino ma con le opportune migliorie, considerando soprattutto la correlazione della costruzione e la localizzazione, potrebbe diventare una perfetta struttura ricettiva per i turisti che potrebbero fermarsi a fare acquisti prima di fare rientro alle proprie abitazioni.
I nostri allievi ben consapevoli dell’aumento costi delle materie prime, dei carburanti e della manodopera sanno che il loro sogno potrebbe non realizzarsi, per questo motivo fanno appello alla Regione, allo Stato e all’Unione Europea per capire se questo sogno potrebbe trasformarsi in realtà.