Montagna di Botteghe: un progetto che valorizza le botteghe di paese
Il progetto Montagna di Botteghe è proposto dai Gal bresciani e bergamaschi, con lo scopo di dar luce alle piccole botteghe montane. Le botteghe non dovrebbero essere viste come semplici attività commerciali ma come dei luoghi di incontro e di scambio culturale locale.
L’obiettivo del progetto “Montagna di Botteghe”
L’obiettivo di questa iniziativa è cercare di dar voce alla presenza di piccole botteghe locali. Sempre più spesso difatti succede che le grandi catene tendono ad oscurare piccole realtà quali le botteghe di montagna. Oltre a questo, il secondo obiettivo che si pone il progetto è quello di dare rilevanza alla figura dell’artigiano. La promozione delle loro attività è importante per dimostrare alla popolazione locale che funzione svolgono queste botteghe. Spesso vengono messi a disposizione più servizi per i loro clienti, rispetto a quanto possa fare una grande catena, per poter differenziare l’offerta e aumentare l’interesse nei confronti della propria attività.
Questa iniziativa serve proprio a render centrali le aree più marginali e svantaggiate dal territorio. Il fine di una montagna di botteghe (progetto finanziato dalla Regione Lombardia in collaborazione con i GAL), si pone come sfida la creazione graduale di reti efficaci che valorizzano e mettano in collegamento questi negozi. Tutto questo viene effettuato tramite le filiere produttive locali, la scoperta dei prodotti tipici con il turismo, con le istituzioni coinvolte nel progetto (Comunità Montane e Parchi oltre alla stessa Regione) e con i soggetti locali (negozianti, famiglie, abitanti dei paesi).
L’obiettivo è quello di portare una crescita economica, sociale, culturale e di visibilità alle botteghe che aderiscono al progetto cercando di migliorare la qualità della vita dei residenti locali. Grazie a queste misure nel lungo periodo dovrebbero essere capaci di autosostenersi e autorigenerarsi.
Montagne di botteghe e i ragazzi di ABF
Questa iniziativa è molto importante perché fa conoscere i vantaggi e gli svantaggi delle realtà coinvolte ai ragazzi che vivono in aree montane. Viviamo in un epoca dove sempre di più si fa parte di un processo di globalizzazione, dove tutto è rivolto al consumo materiale. L’obiettivo è far capire quindi quanto le piccole realtà siano funzionali e essenziali.
Come i ragazzi di ABF partecipano al progetto
Tramite un concorso fotografico aperto a tutti, i nostri ragazzi parteciperanno a questo progetto. Ogni allievo dovrà recarsi nelle botteghe che hanno aderito all’iniziativa e scattare un massimo di 3 foto per inviarle poi alla redazione. La parte essenziale, importante per esprimere l’emozione che la foto trasmetterà, è quella di parlare direttamente con i bottegai. Chiedere la loro storia, ma soprattutto la storia della bottega, è fondamentale per riuscire a trasmettere in fotografia l’emozione del produttore. L’importanza di queste immagini sta nel contenere un racconto, una narrativa di una storia locale. Le fotografie consegnate dai partecipanti saranno caricate su tutti i canali social del GAL, come Facebook e Instagram e, una volta sommati i like ricevuti dalle fotografie migliori, la giuria potrà esprimere la loro preferenza seguendo i 4 parametri prestabiliti:
- aderenza al tema;
- creatività;
- originalità;
- qualità iconografica.
Il vincitore del concorso, oltre al premio che potrà ritirare presso le botteghe, riceverà la pubblicazione della sua foto direttamente sulla rivista Orobie.
Intervista a Mario Bonicelli della Macelleria Bonicelli
A conclusione del progetto, si è tenuta lunedì 9 maggio l’intervista ad un artigiano alimentare del nostro territorio, il signor Mario Bonicelli della bottega “Da Mario” a Gromo. Durante l’intervista, viene descritta la bottega e l’integrazione che la clientela può avere con il prodotto. La modernità sta nel sapersi adattare alle esigenze del periodo, offrendo degustazioni e aperitivi direttamente in loco, adempiendo alla richiesta soprattutto giovanile. Non solo questo però. La bottega offre anche, tramite una società di delivery, la possibilità di consegna dei prodotti, grazie alla conservazione in celle frigorifere. Un’integrazione con i social molto sviluppata dove il produttore, principalmente con Instagram, riesce a farsi conoscere e a dare voce ai suoi prodotti. Una realtà piccola, di montagna, ma al passo con i tempi. Citando le sue parole, “si tratta di una battaglia contro le grandi catene, per la sopravvivenza del prodotto locale italiano, invidiato da tutto il mondo”. Conclude poi con un monito per tutti i ragazzi, ovvero quello di dare importanza al prodotto locale e alla tradizione, cercando di fare più esperienze possibili in questo ambito lavorativo.
Per saperne di più visita il sito dedicato al progetto.