L’agronomo risponde ad ogni tua esigenza sulle piante. Portando esempi veri della quotidianità di tutti, il nostro primo caso sarà la Nepenthes di Alessandra.
Si è appassita la pianta che ti ha regalato la suocera? e non puoi lasciarla morire? Il nostro agronomo preferito risponde e ti salva da questa disgrazia!
Legrenzi Giorgio, agronomo e docente del corso di operatore agricolo, risponderà ai vostri dubbi riguardanti la coltivazione delle piante che noi tutti abbiamo in casa, dando consigli utili per la loro sopravvivenza.
Il caso Nepenthes
Oggi Alessandra ci chiede se la sua nepenthes sta bene, perché negli ultimi tempi la vede un po’ spenta e pallida.
La nepenthes è una pianta da interno che fa parte della famiglia delle piante carnivore originarie dell’Oceano Indiano, caratterizzata dai suoi ascidi penduli, quasi come bocche sempre in allerta, prontissime a far cadere dentro di loro il malcapitato insetto di turno.
Ecco un esempio di nepenthes sana e con ascidi pronti a catturare le sostanze nutritive fornite dagli insetti.
Valutazione iniziale dell’agronomo
Ecco cosa ci dice il “dr Green” Legrenzi su questo caso.
“Quest’esemplare della nostra amica Alessandra non è proprio nel “fiore” dei suoi anni. Posso subito notare che è carente di illuminazione, osservando le foglie un po’ sofferenti e la direzione dei rami che è orizzontale invece che verticale.
Notiamo inoltre che il terriccio non è più adeguato, in quanto nel tempo si è compattato e non drena più a dovere. Questo porta l’apparato radicale in asfissia.“
Consigli per la sopravvivenza
“Per quanto riguarda la luce c’è bisogno di posizionarla all’esterno durante il periodo estivo essendo una pianta che ha bisogno di luce oltre che di umidità.
Osservando il terriccio compatto e con residui di calcare, capiamo che viene innaffiato con acqua del rubinetto, invece per questo tipo di piante è più corretto l’utilizzo di acqua piovana o, qualora non se ne disponesse, di acqua distillata acquistabile in qualsiasi supermercato. Questo accade in quanto in termini di irrigazione la Nepenthes necessita di un pH più elevato.
Per risolvere i problemi connessi al terriccio, bisogna rinvasarla in un vaso leggermente più grande e va sostituito il substrato con un specifico per le acidofile, con l’aggiunta di materiale drenante, come per esempio la pomice, che permette dopo l’irrigazione di drenare maggiormente.
Consiglio inoltre ad Alessandra di usare del concime apposito. Infatti questa Nepenthes non presenta gli ascidi e quindi non può catturare insetti, fonte primaria di sostanze nutritive. Per compensare questa carenza, il concime perfetto è quello per le piante verdi: con alte percentuali di fosforo e potassio ma povero di azoto.
Per quanto riguarda la non presenza degli ascidi, c’è necessità di un’elevata vaporizzazione quindi un alto tasso di umidità, che si ottiene ponendo la pianta all’esterno durante l’estate in un luogo molto umido e con un’illuminazione elevata.”
Altri consigli per la nepenthes
Non è la prima volta che viene portata una nepenthes all’attenzione di Legrenzi Giorgio per una valutazione “terapeutica”. Oltre a tutti i consigli precedentemente forniti, ricordiamo che questa pianta non deve essere esposta a temperature troppo rigide, in quanto potrebbe soffrirne particolarmente, come in questo caso.
Questa povera nepenthes ha sopportato troppo a lungo le temperature rigide esterne e ha sofferto molto. Molte foglie sono morte e, infatti, al momento si trova “ricoverata” presso la nostra Officina delle piante, il laboratorio del corso di operatore agricolo. Si sta pian piano riprendendo, come possono testimoniare queste immagini.
Non solo Nepenthes!
Tenetevi pronti a fotografare le vostre piante in difficoltà perché il nostro agronomo è qua per voi. Con questa nuova rubrica: “L’agronomo risponde” vogliamo aiutare tutti gli aspiranti pollici verdi.
Siate pronti perché la prossima volta scoprirete altri consigli per le vostre piante domestiche!