Il Progetto Hackathon
In questi giorni i ragazzi di ABF Clusone hanno partecipato ad una iniziativa promossa dal GAL Valle Seriana e dei laghi bergamaschi: il Progetto Hackathon. Questo progetto si inserisce nel contesto del più ampio progetto JOIN, che prevedeva l’organizzazione di un hackathon sullo sviluppo e la valorizzazione delle imprese rurali. L’obiettivo di questa attività era quello di formare e sensibilizzare diverse categorie, tra cui i nostri giovani, futuri imprenditori del territorio, alla promozione di idee che coniughino innovazione, tradizione e sviluppo sostenibile. In aggiunta alle 2 giornate di Hackathon erano previsti dei seminari utili all’approfondimento delle tematiche oggetto dell’evento ed alla realizzazione delle proposte progettuali.
Cos’è un hackathon?
Un hackathon è un’attività durante la quale i partecipanti si riuniscono per risolvere alcuni particolari problemi/opportunità della vita reale, in una competizione amichevole e leale. È un metodo di partecipazione applicabile trasversalmente a più settori e si rivolge a persone che abbiano voglia e stimoli per affrontare un problema comune oppure sviluppare idee, progetti e prodotti su argomenti specifici. Può avere obiettivi didattici, formativi fino ad arrivare alla concretizzazione di proposte, prodotti o progetti innovativi per rispondere a bisogni reali.
Il termine hackathon si compone da due parole:
- Hacking: è una parola che solitamente viene associata ad azioni di natura illegale (hacker) però in questo caso il principio è l’opposto. L’idea è quella di risolvere i problemi in modo insolito attraverso l’innovazione, la condivisione e il lavoro in team.
- Marathon: come in una maratona in cui il tratto di percorrenza è ben definito.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di stimolare i giovani alla cittadinanza attiva, all’interesse per una occupazione sul territorio della valle Seriana e dei laghi bergamaschi. Questo porta allo sviluppo della propria creatività ed a coltivare dei progetti innovativi in risposta a determinate sfide.
Il target a cui è rivolto questo progetto sono i giovani in età scolare nella fascia 16-18 anni di indirizzi di studi eterogenei e rappresentativi del sistema formativo dell’area circoscritta dal GAL, come gli studenti di ABF Clusone.
Durante l’attività i partecipanti sono suddivisi in Team, ognuno dei quali supportato da un mentor che li accompagna nello sviluppo del proprio progetto. I giovani che vivono nelle aree più periferiche spesso si trovano a dover lasciare il paese natale per cercare occupazione in città o all’estero. Questa tendenza ha subito un’accelerazione a seguito dell‘insorgenza della crisi economica e della crescente disoccupazione giovanile. Tuttavia ricerche recenti hanno evidenziato come due ragazzi su tre vogliano rimanere nel territorio dove sono nati e cresciuti. La pandemia ha accentuato il desiderio dei giovani di poter costruire il proprio futuro mettendo al centro relazioni e ambiente naturale.
La sfida risponde alla necessità di proporre progetti innovativi connessi con le filiere di riferimento dell’area del GAL Valle Seriana e dei laghi bergamaschi.
Tra le varie proposte c’è l’ideazione di alcuni progetti che permettano agli agricoltori di adottare strategie commerciali che cercano di ridurre i passaggi della filiera agroalimentare, dal campo alla tavola.
Altri interventi proposti riguardano l’economia circolare come il riutilizzo di prodotti della produzione primaria. Tra questi troviamo, ad esempio, il caglio per la filiera lattiero-casearia o la lanolina. Attualmente costituiscono uno scarto, o il loro riutilizzo è poco performante. L’obbiettivo diventa quindi quello di far comprendere come sfruttare questi prodotti nel modo più efficace e sostenibile.
La Call To Action è rivolta agli stakeholders del territorio, i quali potranno proporre sfide con le quali i partecipanti potranno scegliere di misurarsi. In questo caso gli stakeholders che possiamo considerare sono: enti pubblici, aziende di settore, consorzi di tutela, cooperative, associazioni e tutti soggetti che gravitano intorno alle filiere agroalimentari ed allo sviluppo rurale.
Chi sono i mentors?
I mentors sono figure di riferimento che aiutano e supportano i ragazzi nelle attività previste dal progetto. Possono essere ragazzi universitari o giovani imprenditori che in qualche modo hanno saputo rispondere ad una o più sfide tra quelle proposte. In questo modo si intende favorire un approccio di apprendimento tra pari, grazie all’esperienza di chi ha vissuto in prima persona queste difficoltà.
Hackathon e le attività con i ragazzi di ABF
Gli studenti di terza agricolo, quarta grafica e quarta agricolo di ABF Clusone hanno partecipato a questa esperienza nei giorni 7 e 8 marzo 2022 presso il Bioparco Valle delle Sorgenti di Gaverina Terme. Gli allievi erano stati suddivisi in team ciascuno capeggiato da un team leader.
Ad ogni squadra era stato assegnato un mentor, scelto dal team leader in modo casuale. I team poi si erano spostati nel Bioparco in cui hanno svolto attività che li hanno avvicinati sempre di più al valore culturale del proprio territorio.
Dopo aver compreso ciò hanno analizzato i punti di forza e di debolezza del territorio, per averne una visione più completa da un punto di vista imprenditoriale. Alla fine della giornata c’era stato un confronto con il mentor e il team, utile per individuare la sfida con la quale competere in hackathon.
La presenza di un tecnico informatico era necessaria per presentare ad ogni squadra la piattaforma Trust sul quale è stata caricata la propria idea di business. I ragazzi hanno sviluppato poi quest’idea ed hanno avuto il confronto con il proprio mentor sull’avanzamento della stessa. In conclusione ogni team leader presenterà a tutti i partecipanti il risultato del brainstorming della squadra e le proposte per il proprio progetto di business.
La conclusione del progetto Hackathon
Il giorno 22 marzo 2022, presso l’oratorio di Clusone, si è concluso il progetto Hackathon. Gli allievi di ABF Clusone e AFP Patronato San Vincenzo di Endine hanno esposto i loro progetti relativi alla valorizzazione del territorio. L’obiettivo era identificare le attività concrete che possano contribuire a ridare vita a luoghi più periferici. Un occhio di riguardo è stato dedicato all’aspetto green dei progetti, valutandone anche la sostenibilità ambientale. I ragazzi dei due enti di formazione erano stati suddivisi in gruppi che avvicinassero le due distinte realtà scolastiche I gruppi formati per incentivare il lavoro in modo sinergico: diverse competenze messe a confronto si sono rinforzate l’un l’altra contribuendo al raggiungimento di un obiettivo comune.
A giudicare i loro progetti c’era una giuria che ha assegnato il primo posto al gruppo #Futurama. Il loro progetto prevede la realizzazione di un’app che amplia l’idea dello sport come lo si intende in modo tradizionale, rendendolo “collaborativo e social”. Questa app prenderebbe il nome di “WhereSPORT“, permetterebbe agli iscritti di prenotare gli impianti e le strutture sportive del territorio, consentendo però anche ad altri iscritti di dare la propria adesione a quella prenotazione e raggiungere così il numero necessario di partecipanti allo sport di squadra scelto. Tramite l’app, quindi, sarebbe possibile fare sport in compagnia di tutti gli iscritti all’applicazione, non necessariamente appartenenti alla nostra cerchia di amicizie.
Complimenti quindi ai #Futurama! Ma non di meno sono stati tutti gli altri gruppi che hanno dimostrato grande competenza con idee innovative e funzionali.