Tutte le fasi di una lezione del nuovo percorso IFTS in collaborazione con ITS Move Academy
Impianto di climatizzazione dell’auto
Il professor Gianbattista Belotti ha guidato gli allievi del percorso IFTS in un’approfondita lezione teorico-pratica dedicata al funzionamento dell’impianto di climatizzazione dei veicoli.
Gli studenti hanno compreso nel dettaglio i principi di funzionamento del sistema, analizzando le sue componenti principali e le dinamiche di regolazione della temperatura all’interno dell’abitacolo.
Primo passo: componenti e pressione
Nella prima parte della lezione, gli allievi si sono concentrati sull’individuazione e l’analisi dettagliata di tutte le componenti che costituiscono l’impianto di climatizzazione di un veicolo. Il professore ha illustrato il ruolo di ogni singolo elemento, spiegandone il funzionamento, le caratteristiche tecniche e l’importanza all’interno del sistema.
Dopo aver acquisito una solida base teorica, la lezione è proseguita con una fase pratica, in cui gli allievi hanno avuto modo di applicare le conoscenze apprese. Utilizzando un manometro, strumento per la misura della pressione, hanno verificato il corretto funzionamento del sistema di climatizzazione.

Impianto tradizionale vs impianto allagato
La lezione è proseguita con l’analisi delle differenze tra un impianto di climatizzazione tradizionale e un impianto allagato, noto anche come circuito a valvola di espansione. La principale distinzione tra i due sistemi riguarda la posizione dell’accumulatore, che nell’impianto allagato è stato spostato nel lato di bassa pressione.
È importante sottolineare che, a seguito delle disposizioni della Normativa Anti Inquinamento, l’impianto allagato è stato eliminato dai veicoli omologati Euro 5 e successivi. Questo perché utilizza una quantità di gas refrigerante superiore rispetto all’impianto tradizionale, contribuendo così a un maggiore impatto ambientale e influenzando negativamente le emissioni del motore.
Sensori di temperatura
Durante il corso sono state analizzate anche le possibili cause per cui i sensori di temperatura dell’evaporatore possono rilevare valori diversi da quelli attesi.
Tra i problemi più comuni si possono riscontrare: un livello insufficiente di gas refrigerante, il malfunzionamento della valvola di espansione o un errato posizionamento del sensore. Quest’ultima situazione può verificarsi, ad esempio, durante la sostituzione del filtro, quando uno spostamento involontario può far sì che il sensore si allontani dall’evaporatore, compromettendo così la precisione della misurazione.

Ultimo passo: metodi di lettura della temperatura
L’ultimo argomento trattato ha riguardato un metodo di lettura della temperatura utile nel caso in cui l’impianto di climatizzazione presenti malfunzionamenti.
Per effettuare questa analisi, si utilizza una sonda termica, con la quale viene sviluppata una tabella di misurazione delle temperature. Affinché i dati rilevati siano affidabili, è necessario che l’impianto sia stato acceso per almeno 20 minuti, permettendo così al gas refrigerante di raggiungere una temperatura uniforme all’interno del sistema.