A contatto con il mondo stellato

Concorso Mattias Peri

I ragazzi di ABF Clusone e Treviglio si sono recati a Livigno per la formazione relativa al concorso Mattias Peri.

Primo chef residente a Livigno a ricevere la Stella Michelin e uno tra i primi in Valtellina, Mattias scompare prematuramente a seguito di una malattia.

Tuttavia la sua memoria non è andata dimenticata: questo concorso nasce grazie all’Associazione Mattias, fondata in onore dello chef.

L’Associazione intende premiare gli studenti meritevoli delle Scuole Alberghiere Superiori della Lombardia e del Trentino Alto Adige. A loro, sulla base dei risultati ottenuti negli studi, la commissione dei fondatori dell’Associazione, devolverà una Borsa di studio per supportare la loro specializzazione e crescita professionale.

Tutto è iniziato domenica 7 aprile, quando, dopo essersi ritrovati a scuola, gli allievi di Clusone sono partiti in direzione Livigno. Dopo alcune ore di viaggio si sono fermati e sono stati raggiunti dai compagni di Treviglio, pranzando insieme a Bormio.

“Sc’còla da Cośgína”

Un’importante opportunità di formazione esclusivamente per gli istituti alberghieri, albergatori e ristoratori locali, che hanno potuto approfondire il mondo dell’enogastronomia italiana insieme ad importanti chef.

Le quattro lezioni sono state tenute dallo Chief Operating Officer Danilo Amigoni, che ha spiegato la differenza delle pentole da cucina “pentole agnelli”; da Giancarlo Morelli del Pomiroeu di Seregno; da Alessandro Negrini e da Davide Caranchini del ristorante Materia a Cernobbio.

Chef Alessandro Negrini e risotto “Rifugio”

Alessandro Negrini, uno degli chef della famosa insegna milanese Il Luogo di Aimo e Nadia, che ha cucinato il risotto “Rifugio”: risotto cotto in un lavec, una pentola fatta di pietra ollare e rame.

In questa pentola lo chef ha bruciato degli aromi e del fieno. Questa particolare pietra ollare assorbe l’aroma creato e lo rilascia nella cottura. Dopo aver preparato il riso lo ha mantecato con del burro acido e della mascherpa, un formaggio ricavato dal siero del bitto, simile alla ricotta stagionata. L’ha poi servito con il salume violino di capra.

Chef Giancarlo Morelli e Chef Davide Caranchini

Successivamente gli allievi hanno incontrato Giancarlo Morelli, chef pluripremiato: una stella Michelin, sei ristoranti e una lunga lista di riconoscimenti nell’alta cucina mondiale. Ha spiegato agli studenti il suo rapporto con la cucina, affermando: “Non è un lavoro, ma una passione”.

Infine, l’ultima conoscenza della giornata è stata quella di Davide Caranchini, giovane chef appassionato al mondo vegetale in ogni sua sfaccettatura. Il suo scopo è quello di ricercare sempre delle potenzialità in quello che la natura ha da offrirci. Ha mostrato ai ragazzi due piatti, uno vegetariano e uno vegano, che faranno parte del suo prossimo menù.

Oltre all’esperienza visiva lo chef Caranchini ha anche fatto provare agli allievi una salsa dal sapore molto intenso, ricavata dai semi della carota.

Sunrise

Il giorno seguente si è tenuta la Sunrise Mattias: uno degli eventi più attesi di tutta la stagione che rende omaggio alla tradizione gastronomica della valle attraverso il ricordo di Mattias Peri. Gli allievi si sono incamminati a piedi da Plaza Placheda, raggiungendo il Plan da li Carbonéira, una location unica da cui ammirare la maestosità delle montagne.

Inizia poi ufficialmente la colazione gourmand a base di eccezionali finger food realizzate dalle mani esperte di alcuni degli chef più importanti del panorama nazionale e dai cuochi dell’Associazione Cuochi e Pasticceri di Livigno.

Un’esperienza formativa

Prima di pranzo gli studenti sono partiti per il ritorno con una consapevolezza maggiore: ora sanno cosa succede nel mondo del lavoro e soprattutto in quello dell’alta cucina.

Durante queste giornate gli allievi sono entrati in contatto con figure riconosciute e importanti nel mondo della cucina, potendo osservare in prima linea questi grandi chef al lavoro. Sicuramente un’esperienza di grande rilievo, che ha l’obiettivo di valorizzare questa professione.

La passione per la cucina ha unito gli allievi di Treviglio e Clusone. In queste giornate a contatto con l’eccellenze del territorio e i migliori chef si sono sentiti parte di un insieme ben più grande di quello della classe: il mondo della cucina.

È stato un modo alternativo sia per imparare l’arte della professione ma anche, e soprattutto, per far incontrare delle realtà diverse, quella degli studenti e dei professionisti.