La rete “CFP Insieme per il territorio” di nuovo insieme per inaugurare l’avvio dell’Anno Formativo 24/25

Il 13 novembre, presso la magnifica location del Centro Congressi di Bergamo, si è celebrato l’avvio dell’Anno Formativo 2024/2025 per la rete “CFP Insieme per il Territorio“. Questo evento ha unito undici enti di Formazione Professionale per condividere con oltre 300 partecipanti gli obiettivi raggiunti durante lo scorso anno e le prospettive per il futuro.

L’obiettivo della rete

Nata per rispondere alla crescente crisi globale, come affermato da Matteo Brambilla, direttore di Enaip,”CFP Insieme per il Territorio” continua a lavorare per creare percorsi formativi capaci di supportare le nuove generazioni, specialmente dopo le difficoltà legate alla pandemia.

ACOF Bergamo si è recentemente unita alla squadra, portando il totale degli enti partecipanti a undici: ABF, Acof, AFP Patronato San Vincenzo, Cnos-FAP, ISB, Enaip, Enfapi, Engim, Fantoni, Sacra Famiglia, Scuola Edile. L’Assessore provinciale con delega a formazione e lavoro Giorgia Gandossi, ha sottolineato che mettere in atto una collaborazione di questo tipo significa includere tutti, senza lasciare indietro nessuno.

Stefano Remuzzi dell’ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi, ha evidenziato come la formazione trasmetta competenze tecniche e una comprensione più ampia del lavoro, inteso come un contesto di interazione e crescita personale. Il lavoro, quindi, diventa spazio di incontro, confronto e scambio.

Risultati e prospettive

Alcuni rappresentanti hanno presentato i progressi raggiunti nei diversi ambiti di intervento della rete e delineato i prossimi passi.

Grazia Zucchetti di AFP Patronato San Vincenzo ha illustrato i progressi nel settore socio-sanitario, evidenziando l’importanza di formare figure professionali richieste dal territorio. Pamela Peschini di Engim ha descritto i successi delle attività legate agli eventi, che hanno rafforzato il senso di appartenenza alla rete, anche tra gli allievi. Silvia Marchetti di Sacra Famiglia ha parlato dei servizi per i disoccupati, facendo riferimento al “Piano GOL”, dedicato al reinserimento lavorativo e Marta Arnoldi di ABF ha presentato i tornei sportivi che hanno coinvolti allievi, docenti e tutto il personale e che si sono dimostrati utili per sviluppare abilità di collaborazione e fair play.

Durante il pomeriggio, l’evento ha offerto spunti di riflessione su diversi temi. Maurizio Betelli, Direttore Generale di ABF, si è soffermato sul ruolo dei patti territoriali per le competenze e l’occupazione, mentre Mario Bossi, della Scuola d’Arte Fantoni, ha illustrato la riforma sull’Istruzione Professionale e le sue implicazioni.

Infine, don Marco Perrucchini di Patronato San Vincenzo, ha sottolineato come la convergenza di forze ed energie fornisca aiuto e supporto concreti al territorio e alla sua comunità.

“Iniziative come questa sviluppano il senso di appartenenza alla comunità della Formazione Professionale. L’orgoglio e la passione individuati negli interventi che si sono succeduti sono il banco di prova che la comunità sta crescendo.”

Maurizio Betelli, Direttore Generale di ABF.

Formazione e Intelligenza Artificiale

Durante l’evento si è tenuta anche la lectio magistralis di Andrea Corno, fondatore di Human Singularity, che ha parlato del ruolo dell’intelligenza artificiale nella formazione, sottolineando l’importanza di integrare l’AI in maniera responsabile nelle attività didattiche: “L’Intelligenza Artificiale sta trasformando radicalmente ogni aspetto della nostra economia e cultura. Per garantire un futuro ai giovani dei Centri di Formazione Professionale, è essenziale comprendere e interpretare questa rivoluzione tecnologica, accompagnandoli in un mondo in continua evoluzione.”

La comunità della Formazione Professionale

L’inaugurazione è stata un’occasione per celebrare i successi del primo anno di lavoro congiunto e per ribadire la visione condivisa, nella quale la collaborazione sta al centro di tutto. Operare in rete e consolidare le relazioni tra i diversi enti ha permesso in questo primo anno di creare una comunità di formatori, uniti da una mission comune.