La musica merita di essere la seconda lingua obbligatoria in tutte le scuole del mondo. (Paul Carvel)
Il laboratorio mira a favorire il percorso formativo di ogni ragazzo, che deve sì inserirsi presto in un contesto lavorativo, ma, prima di tutto, deve inserirsi nella complessità della vita sociale. In concreto, questo significa che l’obiettivo per ciascuno diventa – con l’ausilio della musica – maturare una consapevolezza di sé nella relazione con il mondo esterno, attraverso la valorizzazione della diversità, l’ascolto di sé e degli altri, unita alla collaborazione con gli stessi. La musica è la possibilità, la via alternativa, la strategia emotiva attraverso cui diventa più congeniale, anche divertendosi, interiorizzare delle regole comportamentali, acquisire delle competenze, superare alcuni limiti e difficoltà, talvolta faticosamente affrontabili in classe. L’ideale sarebbe che ognuno alla fine si sentisse onestamente al posto giusto. Una scuola ha il dovere, soprattutto lavorando a livello motivazionale, di arginare la dispersione, offrendo ad ognuno la propria possibilità di esserci, in una dimensione non competitiva.
Nello specifico, durante gli incontri, i ragazzi si misureranno con l’interpretazione canora di noti brani musicali e con la creazione/esecuzione di coreografie di ballo. Il percorso stesso è il senso, anche se trova una concretizzazione nella preparazione e realizzazione di un grande spettacolo finale a conclusione dell’anno, rivolto ai compagni, alle famiglie e a tutto il personale scolastico.