Nei mesi scorsi, i ragazzi di ABF si sono impegnati per dimostrare la loro vicinanza all’’Ucraina.
I nostri studenti in autonomia hanno deciso di organizzarsi per attivare raccolte fondi e piccole vendite. L’iniziativa è stata accolta con piacere dagli insegnanti che hanno aiutato i ragazzi a coordinare questo gesto solidale utile per affrontare la situazione attuale.
Le attività solidali contro la guerra
Fin dall’inizio del conflitto, molte sono state le attività e le manifestazioni proposte dai nostri ragazzi. Donazioni, collette di prima necessità e piccole vendite a prezzi simbolici: ogni settore delle diverse sedi si è adoperato, ciascuno nel suo ambito, per contribuire alle donazioni.
Per esempio, il settore motorista, che aveva deciso di scrivere la canzone “Zombie” su un pannello di legno (canzone ricorrente in molti video sul conflitto postati sui social durante i primi giorni del conflitto) ha voluto posizionare il risultato nel cortile della scuola, visibile a tutti, come una sorta di cartello di protesta, per dimostrare la propria contrarietà verso la guerra.
Insieme a vari gruppi e associazioni giovanili della Valle Seriana è stato organizzato l’evento per festeggiare la Pasqua ortodossa il 24 aprile in compagnia delle famiglie ucraine con la Comunità Ecclesiale Territoriale.
È stato inoltre organizzato un evento per concedere alle mamme ucraine un po’ di relax, mettendo a disposizione dei trattamenti di acconciatura ed estetica.
Anche in aula non sono mancate le possibilità di confrontarsi, i docenti si sono ritrovati a rispondere alle domande dei ragazzi circa quanto sta accadendo fra Ucraina e Russia.
Una delle iniziative più emozionanti è stata quella relativa alla scrittura di una lettera ad un profugo immaginario. Piena di speranza ed emozioni, quando è stata letta in classe, ha creato un importante momento di riflessione, in cui i ragazzi sono riusciti a parlare liberamente dei propri sentimenti e, in particolare, delle proprie paure e preoccupazioni.
Eccone un piccolo estratto:
“Ti ho immaginato scappare dal tuo paese da un giorno all’altro senza sapere quello che succederà in futuro.
Non so dirti quando rincontrerai i tuoi amici, familiari e insegnanti, ma sono sicuro che ti mancano e tu manchi a loro. […]
Io sono di Bergamo, è una bella città […]
Come si dice in bergamasco: Mola Mia!”
Per concludere questa serie di azioni di beneficenza è stato inoltre proposto dai ragazzi un torneo sportivo di pallavolo e di calcetto in cui i nostri studenti e gli insegnanti hanno rimarcato la loro contrarietà relativa al conflitto e dal quale si è ottenuto un buon ricavato.
I ricavati e i risultati raggiunti
Ogni sede del nostro Istituto ha, a modo suo, cercato di mostrare il proprio sostegno, gli studenti si sono impegnati al 100% per evidenziare la loro vicinanza al paese colpito.
Tutto il ricavato è stato devoluto alla Croce Rossa Italiana, alla Caritas e ad altre associazioni di volontariato, che si sono occupate di fornire all’Ucraina quanto raccolto.
Grazie all’iniziativa di raccolta beni per l’Ucraina, promossa dal Gruppo Emergenza Valle Seriana e dal Comune di Albino si sono raccolti diversi materiali di prima necessità quali scatolame, prodotti in scatola, coperte, abbigliamento, ma anche farmaci, cerotti e bende che sono stati consegnati alla Protezione Civile.
È stata inoltre attivata una raccolta fondi tramite “laboratori del benessere” aperti al pubblico.
Tutto il ricavato dei trattamenti è stato raccolto e devoluto alle associazioni in sostegno ai profughi ucraini. Inoltre, la classe dei percorsi personalizzati ha prodotto dei manufatti in legno che sono stati venduti al mercato settimanale di San Giovanni Bianco, ricavando così un totale di circa 900 euro.
Inoltre, una delle sedi ha donato alla Caritas per il sostegno alle vittime della guerra in Ucraina una somma pari a € 4.332,00.
La Caritas e le varie associazioni hanno ringraziato la scuola per il contributo e il sostegno dati, per questa ragione siamo molto fieri dei nostri studenti, per aver proposto questa serie di iniziative e degli insegnanti per aver aiutato i ragazzi, consentendo loro di esprimersi e di far valere la loro opinione relativa al conflitto.
Purtroppo, la guerra è ancora in corso, proprio per questo, la scuola e in particolar modo gli studenti, non hanno smesso di fornire aiuti, si impegnano costantemente per dimostrare la propria solidarietà e il pensiero verso i cittadini ucraini è ancora molto forte e presente.