Per il settore agricolo l’attività didattica non si ferma, ma continua con il lavoro estivo
Una scuola sempre aperta, uno spazio dove apprendere, stare insieme, sperimentare e “imparare lavorando”. Un approccio diverso quello sperimentato quest’anno dai nostri allievi del 1° anno del corso operatore agricolo.
Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza Covid è ripresa infatti l’attività del “lavoro estivo”. Un percorso della durata di 70 ore, nei mesi di giugno e luglio, che ha impegnato i ragazzi per tre giorni ogni settimana. Insieme al docente di coltivazione, l’agronomo prof. Rovetta, un gruppo di allievi del settore agricolo ha potuto approfondire sul campo nozioni apprese durante l’anno scolastico. Complice la bella stagione e in accordo con i ritmi della natura, i ragazzi hanno lavorato all’orto scolastico, si sono occupati della manutenzione del giardino del Centro, del taglio erba e delle siepi, oltre che del frutteto scolastico.
All’interno del percorso gli studenti hanno avuto l’eccezionale opportunità di partecipare ad un progetto sul fiorume in collaborazione con il GAL Valle Brembana, Parco delle Orobie Bergamasche e l’azienda agricola Casa Eden di San Giovanni Bianco.
Il progetto, di taglio didattico scientifico, si è concentrato sulla conoscenza delle specie vegetali presenti nei prati pascoli della montagna con i seguenti obiettivi:
- comprendere la complessità di un prato o di un prato pascolo di media montagna in funzione delle specie prative presenti e della conseguente biodiversità;
- comprendere che la quantità e qualità del prato dipendono dalla sua composizione, esposizione, e gestione;
- capire cosa è il “fiorume”, come si può ottenere, come lo si lavora e come lo si analizza per arrivare ad un prodotto di qualità che potrebbe essere certificato e venduto;
- stimolare le aziende agricole di montagna ad una riflessione sulla possibile produzione di fiorume.
Durante 4 giornate di lavoro i ragazzi sono stati impegnati nelle seguenti attività:
- individuazione dell’area con rilevamento posizione e tracciatura GPS;
- rilievo vegetazionale, accompagnati da esperto di Parco delle Orobie, per il riconoscimento guidato sul territorio delle specie erbacee presenti;
- raccolta del fiorume con un’apposita macchina fornita dal Parco delle Orobie;
- stoccaggio e campionamento del fiorume;
- osservazione al microscopio.